Il mio blog notes

Una sorta di raccoglitore di appunti di vita, di libri, di arte e altro, secondo il personale gusto della curatrice 🤗🤗🤗🤗.

L’airone di Orbetello

Ettore Masina L’airone di Orbetello  pag. 51

Ettore Masina L’airone di Orbetello pag. 128
22 febbraio 2002
Bambini di Palestina.
Da cinquant’anni, anzi da cinquantaquattro, noi ogni giorno ci alziamo, portiamo i bambini a scuola, andiamo al lavoro, ritorniamo a casa, mangiamo, ci abbandoniamo al sonno e intanto in Palestina muoiono ammazzati uomini, donne e bambini: 361 bambini uccisi dal settembre 2000, uno di 13 anni assassinato il 17 febbraio scorso, quasi ad impedire che vi illudessimo di una pausa di questa atroce contabilità. No, non è genocidio, i giuristi negano che si possa definirlo così. Allora diciamo: è uno stillicidio omicida, come se il tempo fosse segnato da una mostruosa gigantesca clessidra attraverso la quale passano, ma sempre più velocemente, non granelli di sabbia ma corpi di uccisi. Da cinquant’anni, anzi da cinquantaquattro, noi ci innamoriamo, sogniamo, preghiamo, frequentiamo concerti, organizziamo feste tra amici, ci commoviamo leggendo le pagine di grandi scrittori, tentiamo di scrivere poesie e di imparare nuove canzoni, e intanto uomini donne e bambini palestinesi continuano a morire ammazzati: uno dopo l’altro, o in stragi crudelissime, dietro le muraglia di una totale incapacità di reazione dell’opinione pubblica internazionale e di un’acquiescenza dei governi democratici che rimarranno una vergogna per la storia del nostro tempo. In questo mezzo secolo di martirio palestinese, nei tranquilli territori europei alcuni di noi sono giunti alla vecchiaia, altri hanno maturato la loro giovinezza, ed altri ancora sono nati, sono cresciuti, hanno imparato le tecniche per entrare in contatto con persone lontanissime da loro mentre a tre ore di aereo da noi, i Palestinesi continuavano a morire, in diverse maniere. Neiprimi decenni dopo la seconda guerra mondiale ci sono state laggiù guerre terribili. Allora per qualche giorno o settimana, siamo stati costretti da orrendi rumori e visioni di massacri pensa al medio Oriente. Ma a quel sangue e a quelle morti abbiamo dedicato l’attenzione dolorosa o forse soltanto perplessa, che si presta ad eventi che sono atroci e disgustosi ma che, in fondo, non ci appartengono. Oppure è accaduto a non pochi di prendere posizione su quelle guerre, parteggia do per il piccolo moderno civile occidentale europeo Israele aggredito da una marea di arabi fanatici, straccioni e sporchi. Ricordo ancora sui parabrezza di molte automobilisti milanesi l’adesivo “io sono per Israele”. Poi le guerre si sono rivelate più che inutili, il piccolo Israele minacciato essendo in realtà un gigante fissato com’è sulle spalle degli stati uniti e difeso dalle armi dell’impero; e anzi qualcuno di noi ha capito che in quella faziosità filo-israeliana era contenuto un grano di razzismo. Franco fornari, grande psicoanalista, ci ammonivs: concedere a Israele il diritto di comportarsi in modi che non si consentirebbero ad altri popoli significa pensare che esso è qualcosa di geneticamente diverso da noi. […]

Categorie:Libri

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7 risposte

  1. un commento difficile da scrivere amore mio bella Farfallina danzante nell’aria..ma l’aria diventa polvere e sangue , un massacro , corpi portati al macello sventrati , massacrati , violentati..no non si può commentare , cosa serve il nostro basta guerre quando le potenze usano muovere i burattini ed ecco rivedo nuovamente sangue ed orrore , orrore puro!!

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  2. Ciao Anna
    verissimo, le guerre portano solo altre guerre e odio su odio. È una sconfitta di tutti noi. In Palestina è massacro indicibile. Spero che si arrivi presto ad uno stato di Palestina, e finalnente pace.
    Ti mando un abbraccio 🥰
    buona serata.
    Chiara

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