Uno sciopero che nasca in ogni corpo.
Voglio uno sciopero di operai,
di colombe di autisti, di fiori di tecnici,
di bambini di medici, di donne.
Voglio un grande sciopero, che arrivi sino all’amore.
Uno sciopero dove si fermi tutto,
l’orologio, le fabbriche lo stabilimento,
le scuole l’autobus, gli ospedali la strada, i porti.
Uno sciopero di occhi, di mani, di baci.
Un grande sciopero dove non sia permesso respirare,
uno sciopero dove nasca il silenzio
per ascoltare i passi del tiranno che si allontana.
Categorie:Poesie
Tag:Gioconda Belli, Poesia, Uno sciopero
Ciao Anna
magari si potesse, siamo stati chiusi per due mesi ma non abbiamo imparato nulla anzi sempre più arrabbiate e di corsa😣.
Buona serata cara
Un abbraccio
Chiara
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Concordo con te. Il tiranno, in questo caso, si chiama covid19. ❤ ❤ ❤
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