Il mio blog notes

Una sorta di raccoglitore di appunti di vita, di libri, di arte e altro, secondo il personale gusto della curatrice 🤗🤗🤗🤗.

Bomba atomica

Roberto Mercadini Bomba atomica

Roberto Mercadini Bomba atomica pag 195

Il mattino del 6 agosto 1945,alle ore 8,14 minuti e 45 secondi, il bombardiere americano Enola Gay sgancia sulla città di Hiroshima una bomba atomica: la prima usata contro obiettivi umani nella storia. L’arma che colpirà la più grande strage di ogni tempo ha ricevuto un nome affettuoso: Little Boy, Ragazzino. D’altra parte non è la prima volta che si parla di un’arma nucleare come fosse una persona. Il giorno dopo il Trinity Test, il ministro della guerra Henry Stimson ha ricevuto un messaggio in codice che recitava: “il dottor Groves è appena tornato molto entusiasta e fiducioso che il ragazzo sia robusto […]. La luce nei suoi occhi è visibile da qui a Highold, e io ho potuto sentire le sue grida da qui alla mia fattoria”. Adesso il ragazzino dagli occhi brillanti sta precipitando nel vuoto. Ci mette quarantacinque secondi esatti per raggiungere la quota dei seicento metri dal suolo, altezza alla quale, secondo i calcoli degli scienziati, provocherà la massima distruzione.
Raggiunto quel punto, il cammino delle mie parole si spezza.
Accade qualcosa che, onestamente, io non so raccontare. Cosa dire? Posso trascrivere quel numero. centosessantaseimila morti. Il venticinque per cento per le ustioni dirette della bomba, il cinquanta per cento per altre lesioni, il restante venticinque per cento per effetti delle radiazioni.
Resta il fatto che io non so raccontare centosessantaseimila persone che muoiono.
Per un motivo molto semplice: non so neppure immaginare. Non so pensare a centosessantaseimila volti che si spengono, a centosessantaseimila grida di dolore o di paura, a trecentotrentaduemila occhi che si sbarrano o si chiudono.
Che può fare un narratore davanti ad una cosa del genere? Scomporre il problema in problemi più semplici affrontando una morte per volta?
Ma – vedete? – se penso a un solo corpo, un solo volto, una sola bocca, due soli occhi, mentre passano dalla vita alla morte, se penso al mondo che scompare dal mondo quando una sola vita si estingue ora anche questo mi sembra un abisso troppo vasto per colmarlo con le parole.
Siamo già in fondo a un oceano di buio, nel cuore indicibile delle cose.
C’è una frase di Wittgenstein che dice: “Nella vita, come nell’arte, è difficile dire qualcosa che sia altrettanto efficace del silenzio.” Il silenzio, ecco. È quella la voce di Hiroshima, il suo grido d’allarme, il suo pianto. Un acuto, improvviso, agghiacciante, assoluto silenzio.

Categorie:Libri

Tag:,

18 risposte

  1. Ciao carissima Anna
    un vero orrore, un vero genocidio, senza un reale perché, ma poi che spiegazione ci può essere per tutto ciò? Nessuna!!! Quindi ancor più tragico. Centossessantaseimila volti, un olocausto, come è stato possibile e nessun ha detto e fatto niente, nessun colpevole? E non abbiamo imparato nulla nemmeno ora.
    Grazie!.
    Un abbraccio 🥰
    Chiara

    "Mi piace"

    • Quel che mi ha dato più fastidio nella lettura è apprendere che c’è stato un italiano Enrico Fermi a collaborare alla costruzione della bomba. Un arnese di morte. e gli hanno dato pure il Nobel… Mah, non ho parole.
      Baciobacio amica mia ❤

      "Mi piace"

  2. Una cosa indescrivibile indimenticabile con effetti ancora oggi evidenti.
    Il ragazzino ha lavorato bene.
    Ti stringo forte Farfallina mia 💝

    "Mi piace"

  3. le parole sono importanti.
    anche il silenzio.
    tutto è vita. anche la morte fa parte della vita.
    parole: grazie di esserci.
    pensieri: grazie di esserci stato, stata.
    momenti.
    siamo tempo che scorre.
    lieto giorno

    "Mi piace"

  4. già, quella volta, non toccò solo ai mortidifame di morire per la patria e così i caporioni la fecero finita di giocare con le bombette

    "Mi piace"

  5. Questo tempo? Io non riesco per scrivere, il nostro tempo, possiamo solo pregare. Quanti sono i morti? ….. (Ciao Anna con tanta gioia 🌷🤗)

    "Mi piace"

  6. Quello che spaventa è il fatto che la guerra era praticamente finita e gli USA hanno fatto questi due massacri solo per evidenziare la loro potenza e instaurare il loro dominio. Purtroppo oggi con l’operato aggressivo della Nato l’occidente sta cercando di dominare tutti quei paesi che si sottraggono al loro dominio.

    "Mi piace"

    • Ti confesso, caro amico, che ho una paura boia che ricapiti. Non so bene il perchè ma tra Nato e Brics …
      Eppure basterebbe un poco di buona volontà, voglia di salvare questo mondo…
      Speriamo in bene ❤

      "Mi piace"

      • i Brics sono paragonabili al G7 non certamente alla Nato. Chi sta minacciando il mondo per prolungare il proprio dominio e sfruttamento è il mondo occidentale non certo i paesi BRICS

        "Mi piace"

        • E se per caso Il mondo occidentale (Nato) e BRICS si facessero un piccolo “dispetto”? Se i BRICS volessero anche loro una parte di dominio? Il dominio come lo conquisterebbero? E il mondo occidentale glielo lascerebbe prendere? Russia e Cina non mi sembrano tanto nazioni pacifiche, che mollano la presa.
          Quante domandine con noi in mezzo… ❤

          "Mi piace"

          • Finora chi sta provocando la Cina è la Nato e gli USA, Taiwan è territorio cinese e se qualcuno pensa di distaccarlo dalla Cina mettendo armi come pensano gli occidentali la Cina ha tutte le ragioni di reagire. In quanto alla Russia qualcuno deve spiegare perché hanno esteso la Nato senza rispettare gli accordi e ancora una volta è stato l’occidente. Infine chi ha fatto un colpo di stato in Ucraina e ha messo fuori legge la popolazione di etnia russa ancora una volta è stato l’occidente. Se poi vogliamo prendere per buone le fandonie della Nato benne accusiamo la Russia. Una cosa è certa con la guerra dell’Ucraina sono finite le famose rivoluzioni democratiche occidentali e le guerre umanitarie e illegali della Nato.

            Piace a 1 persona

Grazie di cuore per il commento e per la visita ◕‿◕