Il mio blog notes

Una sorta di raccoglitore di appunti di vita, di libri, di arte e altro, secondo il personale gusto della curatrice 🤗🤗🤗🤗.

Storia delle donne (1872 – 1890)

A cura della dott.ssa Maria Chinigò (le schede sono state curate nell’ambito di una ricerca promossa dalla Commissione Nazionale Parità)

 1872

  • a Berlino fanno la loro comparsa i licei femminili;
  • in Islanda, dopo l’indipendenza, le donne fanno della loro isola una delle prime basi del femminismo: elettrici municipali nel 1882, eleggibili nel 1902, raggiungono la pienezza dei propri diritti nel 1915;

1873

  • la cantante e attrice olandese Mina Kruseman (1839-1922), nella sua prima novella «Eenhuwelijk in Indië» critica il matrimonio e la sottomissione della donna sostenendo l’opinione che le donne emancipate siano le donne nubili attive;

1874

  • in Francia la legge del 3 giugno esclude le donne e i bambini dai lavori sotterranei;
  • in Francia la legge Roussel organizza contro la mortalità infantile il controllo delle nutrici attraverso medici ispettori;
  • in Italia alle donne viene consentito l’accesso ai licei e alle università;
  • la berlinese Hedwig Dohm (1833-1919), appassionata teorica del femminismo, da sempre in lotta contro l’oppressione sessuale, materiale e psicologica delle donne, pubblica l’opera «DieWisseuschaftliche Emantipation der Frau» in cui respinge le recenti teorie di anatomisti, fisiologi e medici sulla natura inferiore delle donne;
  • nasce l’organizzazione sindacale diretta da Emma Paterson «Women’s Trade Union Leaugue»;

1875

  • a Ginevra Josephine Butler, con l’appoggio di esponenti dell’aristocrazia protestante, e del massone Aimé Humbert, fonda l’organizzazione internazionale «British Continental and general Federation of the Abolition of the State Regulation of Vice», che esiste ancora oggi sotto il nome di «International Abolitionist Federation»;
  • una normativa inglese stabilisce che le Università sono autorizzate a concedere i gradi accademici alle donne;
  • a New York la celebre medium Elena Blavatskij fonda la Società teosofica i cui obiettivi sono: la promozione di pari diritti tra uomini e donne, la fratellanza universale e lo studio dellereligioni;
  • il deputato italiano Salvatore Morelli presenta alla Camera nuovi disegni di legge per la riforma del diritto di famiglia.

1876

  • muore Harriet Martineau, femminista dell’ epoca vittoriana, che «sviluppa nelle sue opere una approfondita tecnica di osservazione sociologica e politica» I suoi scritti incoraggiano in Inghilterra la nascita di vari movimenti progressisti che si battono per il suffragio, per l’abolizione della prostituzione legalizzata e per l’educazione femminile;
  • la femminista italiana Luisa Tosco nel saggio «La causa delle donne», fa riferimento alla tesi del razionalismo illuminista non solo per quanto riguarda il suffragio femminile, ma anche nella polemica contro la doppia morale sessuale;

1877

  • viene approvata in Italia, su proposta di Salvatore Morelli, una legge che ammette le donne a testimoniare negli atti di stato civile;
  • viene pubblicata a Roma la petizione di Anna Maria Mozzoni in Parlamento per il voto politico alle donne;
  • Annie Besant, membro della Lega malthusiana inglese, che si batte per la diffusione dei sistemi contraccettivi, viene arrestata per aver pubblicato un libro sul controllo demografico, in un periodo in cui il problema della sessualità non viene solo affrontato sotto il profilo morale, ma anche sotto l’aspetto scientifico, politico e economico;

1878

  • nasce a San Francisco la danzatrice Isadora Duncan che, opponendosi alla danza accademica, crea un genere di danza naturale eseguita a piedi nudi;
  • in Inghilterra dopo la pubblicazione dell’articolo «Wife Torture in England», e dopo alcuni anni di propaganda della «English women’s review», un Act permette alle donne di chiedere la separazione legale per gravi sevizie subite;
  • si costituisce negli Usa la «Free Dress League» che si batte per la libertà del corpo femminile contro un abbigliamento che ne impaccia i movimenti;
  • il deputato Salvatore Morelli presenta il 13 maggio una proposta di legge in cui chiede tra le altre cose lo sviluppo della personalità della donna in relazione alla mutata coscienza sociale della società e l’ammissione del divorzio considerata un’urgenza d’ordine pubblico e di moralità sociale;

1879

  • al Congresso operaio di Marsiglia la femminista socialista Hubertine Auclert presenta una rivendicazione isolata sul salario delle casalinghe;
  • in Francia la legge dell’8 agosto crea 67 scuole normali femminili;
  • in «Casa di bambola» il commediografo norvegese Henrik Ibsen spinge Nora, la protagonista, a lasciare i suoi affetti (marito e figli) senza un motivo ragionevole, solo per costruirsi una identità autentica realizzantesi con l’allontanarsi da quella inculcata che definisce l’io femminista solo in rapporto all’altro, ai suoi desideri e ai suoi bisogni;

1880

  • Leone XIII con l’enciclica «Arcanum» risponde agli attacchi laici contro il matrimonio, ribadendo l’autorità maritale e rivendicando la dignità femminile nel matrimonio;
  • Anna Kuliscioff (1854-1925), nella «Rivista Internazionale del Socialismo» fa sì che socialismo e femminismo rappresentino inizialmente una sola e unica causa;
  • nel Servizio telegrafico francese uomini e donne lavorano in stanze diverse e con turni diversi per ridurre sia i contatti tra loro che il conseguente comportamento immorale;

1881

  • a legge C. Sée istituisce in Francia l’insegnamento secondario femminile, fondando un modello laico di educazione;
  • si tiene in Inghilterra il primo censimento che esclude l’attività domestica della donna dalla categoria del lavoro;
  • in Olanda la dott.ssa Alette Jacobs fonda la Lega neomalthusiana olandese dedicandosi all’assistenza medica gratuita e dando informazione sui metodi contraccettivi;
  • in Francia Léon Bertaux, scultrice e insegnante, fonda «l’Union des Femmes Peintres et Sculpteurs» che organizza una mostra annuale nel 1882 e pubblica (1890) un proprio giornale, attraverso cui porta avanti una campagna per l’ammissione delle donne all’Ecole des Beaux Arts, la più prestigiosa scuola europea;
  • tra il 1881 e il 1887 viene pubblicata ad opera delle femministe americane Elizabeth Stanton, Susan Antony e Matilda Gage l’History of Woman Suffrage in 6 volumi;
  • nasce in Italia, a Milano, la «Lega promotrice degli interessi femminili», unica organizzazione del movimento emancipazionista italiano paragonabile alle associazioni suffragiste inglesi, che si muove sia come forza politica che come organismo sindacale;

1882

  • in Inghilterra il «Married Women’s Property Act», votato negli Usa nel 1848, riconosce alle donne la piena capacità di disporre dei propri beni, e al contempo di stipulare un contratto;
  • in Prussia le domestiche costituiscono il 18% della forza lavoro, mentre le operaie il 22%,

1883

  • in Danimarca le donne votano alle elezioni municipali; viene istituita in Francia la Scuola Normale Superiore di Sèvres,
  • la svizzera Emilie Kempin-Spyri, iscritta all’Università di Zurigo, è la prima donna al mondo a intraprendere gli studi giuridici;

1884

  • in Francia la legge Naquet introduce il divorzio che era stato soppresso nel 1816;
  • negli Usa per la prima inseminazione artificiale con donatore, la scelta cade su uno studente prescelto per i suoi risultati in campo scolastico;

1885

  • Hubertine Auclert, la prima donna a usare il termine femminista e a battersi per il diritto di voto alle donne, presenta la propria candidatura alle elezioni parlamentari;
  • in luglio a Hide Park le associazioni filantropiche inglesi riuniscono il più grande raduno «morale» di tutti i tempi: 250.000 persone riunite in nome della Purity contro la tratta delle bianche;

1886

  • in Inghilterra in caso di separazione il marito è condannato al pagamento di una pensione settimanale;
  • l’aristocratica svizzera Meta von Salis-Marschlins (1855-1929) in «Die Zukunft der Frau» «tratteggia l’utopia di una umanità-donna che sperimenterebbe la compagnia dello spirito e sfuggirebbe alla costrizione della macchina domestica»;
  • in Italia la legge n. 3657 sul lavoro dei fanciulli non dà alcuna disposizione sul lavoro delle donne escluse da ogni protezione legale; solo in un o.d.g. della Camera dell’8 febbraio si afferma la necessità di disciplinare con legge anche il lavoro delle donne ;

1887

  • la società femminista norvegese «Norsk Kvinnesakforening» pubblica il giornale «Nylaende» (Nuove Frontiere) in cui emerge la grande influenza del potere simbolico del femminismo americano;
  • in Gran Bretagna Octavia Hill fonda il primo Settlement femminile;

1888

  • Jeannie Louise Bethune è la prima donna architetto accolta presso l’«American Institute of Architects», la più importante associazione professionale di architettura americana;
  • negli Usa Frances Willard, direttrice della «Lega della temperanza delle donne», nella sua opera «Woman in the Pulpit» tratta il problema, già emerso nella celebre Convenzione di Seneca Falls, riguardante la fine del monopolio maschile della predicazione dal pulpito;
  • nasce a Washington, negli Usa, l’organizzazione internazionale femminista «International Council of Women», in occasione del 40 anniversario della Seneca Falls Declaration;
  • Claudel con la scultura «L’abbandono» vuole affermare come le donne possano rappresentare soggetti erotici al pari degli uomini;
  • lo sciopero delle operaie fiammiferaie a Londra è il primo in cui le donne non passano attraverso le Trade–Unions degli uomini; a Edimburgo lo sciopero delle tipografe porterà alla affermazione, nel memorandum «We Women», del diritto a stampare in nome della propria uguaglianza e competenza;

1889

  • la femminista protestante Emilie de Morsier convoca a Parigi il «Congrés International des Oeuvres et Institutions Féminines» che, controbilanciando il femminismo politico e definendo il campo di azione femminista, orienta i suoi lavori sulla filantropia;

1890

  • Elisabeth Cady Stanton, teorica e propagandista del femminismo inglese, pubblica l’opera «Women’s Bible», «insieme di commenti esegetici sui rapporti uomo-donna e sul posto della donna nella società» ;
  • in Svezia viene modificata la legislazione sull’aborto per consentire l’interruzione di gravidanza sulla base di valide ragioni mediche;
  • è attivo a Bologna un comitato per il miglioramento delle condizioni della donna;
  • il servizio postale francese comincia ad assumere donne nei centri urbani e crea una categoria speciale le Dames employées, con salario d’ufficio e nessuna opportunità di avanzamento;

Categorie:Storia

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8 risposte

  1. Interessante davvero! 🙏💚

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  2. Bisognerebbe che tutte le donne mia cara leggessero attentamente quello che tu cortesemente hai postato. Pensiamo di sapere ogni cosa invece non conosciamo neppure i nostri diritti e cosa è stato fatto in passato.
    Grazie come sempre e un abbraccio forte

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    • Purtroppo il tuo pensiero è anche il mio. Le donne hanno ancora tanto cammino da fare per raggiungere il loro bene, la loro maturità. Questo periodo infausto non ha di certo aiutato a riflettere e ad agire. Anzi la violenza è aumentata ancora di più tra le mura domestiche.
      Chissà se un giorno avverrà questa pace, questa unione vera tra i generi?
      Abbraccio siempre tutto per te. 💚💚💚

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  3. donne da emancipare: non so se sia proprio questo il problema, cioè che si continui a sentire o prospettare l’esigenza. certamente vi sono molte cose ancora da cambiare. ma possiamo farlo assieme.
    altrimenti ho una proposta dirompente e utopistica (ne sono conscio, ma è per fare presente che sono disponibile): tutto il potere alle donne. e vediamo di cosa sono, siete capaci. davvero mi piacerebbe provare a vedere

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    • Concordo sulle cose da cambiare. Tante e troppe che io sicuramente non vedrò.
      Riguardo alla tua provocazione. Io ci starei con il mio gruppo di donne. Ma noi siamo ormai vecchie. Ci vorrebbe la gioventù femminile, cosa però improbabile. Oggi le giovani donne non vogliono dimostrare le loro capacità, la loro cultura, la loro intelligenza ma solo la loro fisicità, convinte che solo con essa potranno dimostrare di essere libere.
      Esiste cmq una piccola minoranza che lotta per farsi spazio nel mondo prettamente maschile ma, una mia opinione, lo fanno in modo errato. Diventando la brutta copia dell’uomo.
      Quindi concordo con la tua affermazione di utopia. 🤗🤗🤗

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  4. Da noi in Italia c’è ancora troppa arretratezza culturale e gli uomini non sanno ancora considerare la donna in un giusto rapporto alla pari. A dire il vero anche molte giovani donne amano essere oggetto anziché soggetto, ma l’arretratezza del nostro pensare si ripercuote nei numerosi atti di violenza che ancora oggi vedono come vittime le donne, per non parlare dei ricatti psicologici sull’ambiente di lavoro.
    Non ci sono ne ma ne se il mondo maschile stenta ad evolversi verso nuovi ruoli.

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