Una giovane donna dal corpo ampio e accogliente, una grande madre. La scultura si presenta con una pienezza che esclude ogni impostata e statuaria solennità. Oggi posa su un capitello ionico che le sue forme materne contraddicono. Ha, apparentemente, la testa di una regina, con la corona e con una treccia che le ordina i capelli allo scopo di evidenziare il morbido volume del volto. Ma è quello che avviene sul suo corpo a rappresentare un’assoluta novità: non due putti composti e atteggiati, ma due infanti rapaci le si avvinghiano ai seni per prendere il latte attraverso le pieghe attente della veste. Si arrampicano su di lei e si abbandonano come mai si era visto prima, e le forme del corpo si sentono sotto i panni per la necessità di dare appiglio ai due bambini voraci.
Da Vittorio Sgarbi – Il tesoro d’Italia
Categorie:Libri
Tag:Arte, Il tesoro d'Italia, Libro, Tino di Caimano, Vittorio Sgarbi
bellissima raffigurazione per una completa maternità. Grazie Farfallina mia. Bacio serale
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Confesso che non avevo mai letto nulla di Sgarbi. Mi sono sempre limitata a giudicarlo seguendo le sue “trovate” sui giornali. Mi sono dovuta ricredere decisamente. ❤ ❤ ❤
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