Il mio blog notes

Una sorta di raccoglitore di appunti di vita, di libri, di arte e altro, secondo il personale gusto della curatrice 🤗🤗🤗🤗.

La resistenza delle donne

Benedetta Tobagi La resistenza delle donne Einaudi

Benedetta Tobagi La resistenza delle donne Einaudi
Pag. 30-31
Uno dei serbatoi più significativi di ribellione femminile sopravvive al fascismo nelle risaie della bassa padana. Se ben che siamo donne, paura non abbiamo, per amor dei nostri figli in lega ci mettiamo […] abbiano delle belle buone lingue e ben ci difendiamo Il canto La lega (sottinteso: delle lavoratrici socialista) nasce in val Padana tra il 1890 e il 1914 e ben presto diventa un classico del repertorio delle mondine. Segna una rottura netta rispetto ai precedenti canti di filanda e di risaia, che si limitavano alla lamentazione o alla denuncia delle condizioni di lavoro assai dure e dei magri compensi, ma sempre in tono alquanto modesto. In un notissimo canto coevo, rivolgendosi allo “sciur padrun da li beli braghi bianchi”, mentre domandano di essere pagate le mondine gli chiedono addirittura scusa, “sa l’em fa tribuler”. Con La lega i cambia registro: “voialtri signoroni che c’avete tanto orgoglio | abbassate la superbia e aprite il portafoglio”, cantano, fiere e consapevoli di quanto spetta loro. Un bel cambiamento, no? Era il 1890, ma non farebbe male trasmetterlo con gli altoparlanti negli spettrali magazzini-cattedrale della logistica globale di oggi, nei soffocati laboratori dei subappalto, tra le cassiere e le centraliniste precarie che non possono alzarsi nemmeno per far pipì – e ringrazia pure, che se ti lamenti c’è la fila per sostituirti. Nessuna aveva mai osato dichiarare ” paura non abbiamo”, né tanto meno affermare che i “crumiri col padrone son tutti da ammazzar”. Certo, per essere legittimate, accettate e accettabili, le lavoratrici lottano per amore dei figli, non per se stesse: l’ educazione delle donne di ogni classe sociale era improntata senza scampo al paradigma materno e oblativo – ed era ancora così al tempo della Resistenza. Ma, finalmente, lottano e rivendicano di avere una voce e personalità da vendere.

Categorie:Donne, Libri, Storia

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8 risposte

  1. Bello ricordare la fierezza la dignità e il coraggio delle mondine. Un’altra pagina che ci insegna quanto siamo orgogliose di chiamarci “donna” Buon nuovo anno cara Farfallina mia

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  2. Ciao Anna

    molto vero, le mondibe di ieri sono le commesse nei supermercati nei call center e tutti quei lavori precari, di oggi. Siamo tornati in dietro purtroppo.

    Molto interessante, come sempre, leggere le tue proposte di lettura, grazie.

    Buon fine anno 2024 e buon 2025 che sua sereno e pieno di gioia a te e famiglia 🎉🎊🥀🍾🥂❤️

    Un abbraccio 🥰

    Chiara

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  3. Di recente ho letto un libro “IL SUBCOMANDANTE MARCOS” in cui sono rese note tante donne che hanno combattuto nel sud America e che nessuno mai ha fatto conoscere. Credo che dovrebbero anche magari fare un film su di loro.

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