La pittura dell’art nouveau.
Movimento dagli anni ’90 alla prima guerra mondiale.
Edvard Munch
Quanto è estroversa ed esaltante la gioia in Klimt, diventa cupo dolore esistenziale nell’opera di Edvard Munch (1863-1944).
Questa va considerata uno dei momenti chiave della storia della pittura tra ottocento e novecento, nonché un coagulo di tutta la cultura a cavallo del secolo.
Alla formazione di Munch contribuiscono la filosofia di Kierkegaard e di Nietzsche, la letteratura di Strindberg, il teatro di Ibsen, la musica di Wagner.
Nel 1893, quando con l’architetto Horta nasce il primo edificio Art Noveau, Munch dipinge uno dei suoi quadri più famosi, l’Urlo
, che sembra incarnare molti principi dell’Einfuhlung (empatia) e anticipare la poetica dello Jugendstil (arte nuova).
Infatti qui, come in altre opere, tra le quali ricordiamo l’ambigua e inquietante Madonna del 1905, viene anticipata, ma come fenomeno espressivo tragici temi esistenziali: la vita, l’amore e la morte.
Movimento dagli anni ’90 alla prima guerra mondiale.
Edvard Munch
Quanto è estroversa ed esaltante la gioia in Klimt, diventa cupo dolore esistenziale nell’opera di Edvard Munch (1863-1944).
Questa va considerata uno dei momenti chiave della storia della pittura tra ottocento e novecento, nonché un coagulo di tutta la cultura a cavallo del secolo.
Alla formazione di Munch contribuiscono la filosofia di Kierkegaard e di Nietzsche, la letteratura di Strindberg, il teatro di Ibsen, la musica di Wagner.
Nel 1893, quando con l’architetto Horta nasce il primo edificio Art Noveau, Munch dipinge uno dei suoi quadri più famosi, l’Urlo


L’urgenza di comunicare questi messaggi, la spinta interiore donde nascono il loro profondo simbolismo deformano per così dire, quella che poi gli altri chiameranno “scrittura” dinamografica: le sue linee-forza ante litteram sono ispessite fasce di colore, tormentati segni lineari che modellano unitariamente figure allucinante e fondi tenebrosi..
In una parola, con Munch nasce, al tempo stesso, la pittura Jugendstil e l’espressionismo.
In una parola, con Munch nasce, al tempo stesso, la pittura Jugendstil e l’espressionismo.
Renato Fusco storia dell’arte contemporanea ed. Laterza pag. 6-8

Categorie:Libri
Tag:Arte, Libro, Munch, Renato Fusco, Storia dell'arte contemporanea
Ciao Anna
Non amo molto i colori di Munch, preferisco il caldo abbraccio di colori di Klimt.
Comunque ho letto molto volentieri la recensione. Grazie!
Un abbraccio
Chiara
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Amica cara, concordo con te. Ricambio l’abbraccio di cuore ❤
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Mia cara è uno dei miei pittori preferiti .Vedo nelle sue opere tutto ciò più innovativo che una persona possa trovare. Certo non sono un critico e non mi dilungo con teorie a me non ben conosciueo , ma trovo che le sue opere hanno il dono di una espressività altamente intensa. Un bacio serale
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Vera anche la tua opinione. Anche se dobbiamo ammettere che Munch sia molto triste nel suo dipingere lo scorrere della vita. Baciobacio cara siempre
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anche questa pittura è interessante. ma preferisco gioiosamente klimt. ciao
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Decisamente anche io per la gioia che trasmette. 😀 😀
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Se si parla di Munch mi fondo sempre a leggere. Rimane uno dei miei artisti preferiti e rimango sempre affascinato e ammirato da tutto quello che è riuscito a fare e dalle emozioni che riesce a trasmettere attraverso le sue opere. Ottimo articolo!
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Benvenuto! Poichè ti piace molto Munch mi permetto di offrirti “Il sole” che trovi in fondo all’articolo. Spero di fari cosa gradita.
Abbraccio con un a presto 😀
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Grazie mille per il benvenuto e per “Il sole”. Molto gentile 🙂
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